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Storia e origini di Android

Storia e origini di Android

Android è stato inizialmente sviluppato dalla società Android Inc. Nel 2005 Google la acquisisce mantenendo nel proprio organico di progettazione gran parte degli sviluppatori della Android Inc.

Nello sviluppo di Android partecipano molte altre aziende oltre a Google la quale però mantiene una posizione di capofila.

Le molteplici società coinvolte, operanti nel mondo della telefonia, si sono riunite nel 2007 in un’alleanza commerciale denominata Open Handset Alliance. Tra queste vi sono diversi produttori di dispositivi, operatori mobili e costruttori di componenti.

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Logo Open Handset Alliance. Fonte www.openhandsetalliance.com

L’obiettivo comune di Google e della OHA consiste nel realizzare una piattaforma open in grado di tenere il passo del mercato senza che vi siano da pagare dei brevetti e dei diritti, i quali potrebbero rallentare invece lo sviluppo.

Nel 2007 è stata messa a disposizione dei programmatori la prima versione del Software Development Kit (o “SDK”, un insieme di strumenti di sviluppo che consente la creazione di applicazioni per un determinato software package, software framework, piattaforme hardware, computer system, console per videogiochi, sistemi operativi o piattaforme simili), consentendo lo sviluppo e la realizzazione delle applicazioni sperimentali.

Nell’anno successivo abbiamo l’uscita del primo dispositivo con Android, ovvero il G1 della T-Mobile.

Altro passaggio fondamentale verso la definitiva affermazione, il rilascio della versione 1.0 (ottobre 2008) dell’SDK, la quale necessitava ancora di una tastiera fisica.

Solamente ad aprile 2009, con il rilascio della versione 1.5 dell’SDK (Cupcake), viene inserita la gestione della tastiera virtuale liberando, di conseguenza, i costruttori di hardware dal vincolo di realizzare la tastiera fisica; a settembre 2009 viene rilasciata la versione 1.6 (Donut).

Ad ottobre 2009 viene rilasciata la versione 2.0 a cui seguirà la pre-release 2.1 dell’SDK (dicembre 2009) e a gennaio 2010 la release ufficiale 2.1 (Eclair).

google io 2010 conference

A maggio 2010 alla Google I/O Conference (la conferenza degli sviluppatori di Google dove vengono mostrate tutte le ultime novità delle applicazioni web attraverso le tecnologie open source e prodotti per lo sviluppo di Google come App Engine, Google Web Toolkit, Android, Chrome, API) è stato rilasciato l’Android SDK 2.2, (Froyo). Con questa release sono stati rilasciati importanti aggiornamenti: nuovo kernel linux 2.6.32, nuovo compilatore JIT, V8 Engine per il javascript, Tethering Wi-fi nativo per utilizzare il terminale come Hotspot Wireless, nuove icone per la home, Adobe Flash Player 10.1 e Adobe AIR Integrato.

A dicembre dello stesso anno, viene rilasciato Android SDK 2.3 (Gingerbread), dove rispetto alla versione precedente, è stato aggiunto il supporto per le Near Field Communication NFC, una nuova e migliorata tastiera con supporto per il multi-touch, la possibilità di effettuare chiamate VoIP e SIP e una nuova interfaccia utente.

A fine gennaio 2011 viene mostrata l’anteprima di Android SDK 3.0 (Honeycomb), in cui le novità riguardano l’interfaccia grafica, un nuovo e più raffinato multi-tasking, miglioramenti dei browser e dell’accelerazione hardware, infine e soprattutto il supporto per processori multi-core.

All’International CES 2011 (International Consumer Electronics Show, solitamente abbreviato in International CES, è una fiera dell’elettronica allestita dalla Consumer Electronics Association (CEA). Attualmente si tiene una volta all’anno, in gennaio, presso il Las Vegas Convention Center e, durante il corso della fiera, vengono spesso presentati in anteprima mondiale nuovi prodotti dell’elettronica di consumo), il team di sviluppo di Google ha annunciato che Honeycomb è, e sarà, ottimizzata per il formato tablet e, almeno inizialmente, non per gli smartphone.

Si apre così la strada per una frammentazione del sistema operativo in diverse direzioni e sviluppi, le versioni Android 2.X progettate e ottimizzate per gli smartphone, mentre le versioni Android 3.X adoperate per i tablet.

[pagina in aggiornamento]

Photo credit: private miguev via Foter.com / CC BY-SA

Photo credit: asgw via Foter.com / CC BY